“Si fa presto a dire suolo” al Museo di storia naturale 

Venerdì 27 giugno alle 18.00 al Museo di storia naturale della Maremma è in programma un incontro dedicato alla restituzione dei dati raccolti tramite il “Test mutande”.
Circa due mesi fa sono stati distribuiti dei kit contenenti un paio di mutande in cotone bio e le istruzioni per sotterrarle in modo da determinare la qualità del suolo.Lo scorso 26 aprile, in occasione dell’incontro “Dalla parte del suolo: l’ecosistema invisibile” con il professor Paolo Pileri del Politecnico di Milano, sono stati consegnati i kit di campionamento agli appassionati che hanno preso parte a questo esperimento di citizen science ideato per monitorare la salute del suolo attraverso la collaborazione attiva del pubblico. Il cuore dell’esperimento consiste nell’interrare un paio di mutande di cotone biodegradabile per circa due mesi, per poi osservare il loro stato di decomposizione. Attraverso una apposita app vengono raccolti una serie di parametri ambientali al momento della collocazione delle mutande nel terreno e, circa due mesi dopo, al momento del loro recupero. La valutazione dello stato di decomposizione da un’idea della qualità del suolo, misurata come effetto della attività dei microorganismi che lo abitano.
Quanto più si degradano, tanto più il suolo è attivo e ricco di vita microbica. L’iniziativa si inserisce in un più ampio contesto europeo di monitoraggio ambientale e nasce in collaborazione con il progetto svizzero Beweisstück Unterhose, che ha messo a punto l’app utilizzata per la catalogazione delle informazioni.
Venerdì 27, con il supporto di una esperta della biodiversità del suolo, i partecipanti avranno l’opportunità di  scoprire gli esiti della sperimentazione, ma sarà anche l’occasione per approfondire la conoscenza sulla biodiversità del suolo.
Inoltre, per chi non ha potuto partecipare al Soilblitz e vorrà cimentarsi a campionare un terreno vicino casa, sarà possibile ritirare gli ultimi kit disponibili per la raccolta dati del progetto ECHO Soil.
«Sotto i nostri piedi» spiega il direttore del Museo, Andrea Sforzi «si nasconde un intero mondo invisibile, essenziale per la vita sul nostro pianeta. In una sola manciata di suolo sano ci sono più organismi viventi (batteri, funghi, invertebrati, ecc.) che persone sulla Terra! Questo semplice esperimento ci offre l’opportunità di occuparci di questo tema in modo semplice e coinvolgente e la serata dedicata al suolo sarà una ulteriore opportunità per parlare di un argomento troppo spesso dimenticato, che riguarda tutti noi».
L’ingresso in sala conferenze è gratuito. Tutti sono invitati a partecipare. Per informazioni è possibile chiamare il 0564 488571 o segreteria@museonaturalemaremma.it.

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