Il volume, edito da Carocci Editore, esplora il complesso rapporto fra i resti monumentali classici di Roma e il loro utilizzo ideologico dal Regno d’Italia alla fine del regime fascista. Prendendo in esame alcuni monumenti della città, l’autore mostra come la loro “romanitas” sia stata intenzionalmente manipolata per costruire l’identità nazionale italiana moderna e contemporanea, in un grande progetto di placemaking ideologico, dove l’archeologia classica e i monumenti dell’antichità divennero protagonisti della nascita dello Stato italiano.
della Toscana e si occupa di manipolazione dei beni culturali sotto i regimi dittatoriali, inoltre è professore associato di Archeologia romana al Department of classics dell’University at Buffalo. Dal 2017 dirige l’Impero Project (Interconnected mobility of people and economy along the river Ombrone) e precedentemente ha co-diretto gli scavi al Parco della Maremma assieme a Elena Chirico e Matteo Colombini. Prima della cattedra a Buffalo è stato Marie-Curie Sklodowska Fellow alla University of Sheffield e visiting professor all’Università Carolina di Praga.