Aggiornamento: l’apertura al pubblico della mostra è PROROGATA A DOMENICA 1 OTTOBRE
Inizia ufficialmente la 14esima edizione della “Città visibile”. Venerdì 15 settembre, alle ore 18, è in programma l’inaugurazione della manifestazione d’arte e animazione culturale promossa dal Polo Le Clarisse di Fondazione Grosseto Cultura, in co-organizzazione con il Comune di Grosseto, in collaborazione con l’istituzione Le Mura, la Pro Loco di Grosseto e il contributo della Fondazione CR Firenze. L’edizione 2023 di Città visibile dal tema “Gli anni ‘60 a Grosseto. La rivoluzione della modernità” debutta con l’inaugurazione della mostra al Polo culturale Le Clarisse, in via del Vinzaglio 27. L’esposizione sarà aperta a tutti ed è a ingresso gratuito. E non solo: chiunque potrà portare oggetti particolari e curiosi degli anni ‘60 da esporre nelle sale delle Clarisse anche a mostra aperta.
«L’esposizione – spiega il direttore del Polo Le Clarisse, Mauro Papa – realizzata con il concorso delle opere arrivate tramite un bando pubblico aperto a tutti i cittadini, vuole indagare la modernità come forma dell’esperienza estetica e come necessità di dare espressione al “nuovo” che, negli anni Sessanta, ha fatto irruzione anche nella storia di Grosseto e della Maremma. Così, cercando di evocare lo spirito e il gusto di quei tempi, finalmente emancipati dalla tradizione intesa come falso richiamo identitario, come riflusso e chiusura, come mito delle “antiche origini”, la mostra si articola in varie sezioni disciplinari».
La sezione “Arte” (sala 1) comprende opere d’avanguardia di Gastone Novelli (che negli anni Sessanta si costruì una casa presso le cascate di Saturnia), opere astratte di Ettore Sordini (l’Ettorino più volte citato da Luciano Bianciardi) e un dipinto degli Equipo Realidad (noti esponenti della pop art europea) che esposero in quegli anni a Grosseto. La sezione fotografica (sala conferenza) presenta le fotografie dell’archivio Gori e dell’Agenzia BF (“I colorati anni ‘60”) relative agli anni Sessanta in Maremma, e una serie di cartoline (sala 2) provenienti dall’archivio privato di Vladimiro Capecchi. Inoltre, sono state allestite anche una sezione dedicata ai libri locali pubblicati negli anni Sessanta (sala 2) curata dalla biblioteca Chelliana di Grosseto, e una sezione video, a cura dell’associazione Kansassity, con filmati provenienti dagli archivi della Mediateca digitale della Maremma (visibili nei due monitor). Infine, è presente anche una sezione di manifesti cinematografici (Collezione Mirko Guerrieri) di film realizzati in Maremma o diretti da autori maremmani (come Umberto Lenzi) e una sezione eterogenea di arredi, oggetti e indumenti, grazie alle opere prestate da Francesca Garofalo dell’associazione Atelier dei Sogni, da Eleonora Cotini, da Filippo Prompergher e da Federico Guidoni.
La mostra “Gli anni Sessanta a Grosseto. La rivoluzione della modernità” sarà ad ingresso gratuito nella giornata di inaugurazione e sarà poi aperta al pubblico (con biglietto d’ingresso a 3 euro; ridotto 2 euro) sabato 16 settembre dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 23, domenica 17 settembre dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 21, da martedì 19 a venerdì 22 settembre dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, sabato 23 settembre dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 24 e domenica 24 dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. Info: 0564 488066.